Quaderni di Logos

Collana di testi e studi
diretta da Fabrizio Lomonaco

 

Comitato scientifico:

Paolo Amodio, Gianfranco Borrelli, Giuseppe Cacciatore, Matthias Kaufmann, Edoardo Massimilla, Lidia Palumbo, Rocco Pititto, José M. Sevilla Fernandez

 

Comitato di redazione:

Claudia Megale, Salvatore Principe

 

 

La nascita di questi Quaderni si lega alla rinascita della rivista Logos del Dipartimento di Filosofia “A. Aliotta” dell’Ateneo Fridericiano con lo scopo di documentarne l’attività di ricerca anche grazie al contributo di giovani studiosi. Quello proposto è uno strumento di confronto e di dialogo, uno spazio aperto e libero sui più aggiornati itinerari della storiografia filosofica e sui nuovi saperi in un'Università che cambia. La collana è anche un esplicito invito alla lettura dei classici della cultura filosofica e scientifica. A renderli fruibili è il contributo delle nuove tecnologie alle esigenze della ricerca e della didattica universitarie che proprio ai classici deve tornare per non rinunciare a una sua vocazione “naturale”, all’esigenza di orientamento nella selva delle contrastanti interpretazioni. 

 

 

 

 

Giacomo Borbone

 

Pensieri al Limite

 

 

 Sostanza, funzione e idealizzazione in Cassirer e Husserl

 

 

 

 

 

 

    

 

Acquista il libro: € 25,00

 

 

 ISBN: 978-88-6647-222-3  (ebook)

 ISBN978-88-6647-223-0  

  

 

 

Con questo lavoro si intende evidenziare, attraverso una puntuale ricognizione storico-teorica e precisi riferimenti testuali, l’importanza del lavoro pioneristico svolto da Ernst Cassirer ed Edmund Husserl sul ruolo delle idealizzazioni nella scienza. I cosiddetti Grenzbegriffe (concetti-limite) rappresentano infatti uno dei tratti essenziali non soltanto della scienza moderna, ma anche del relativo dibattito sviluppatosi a seguito degli agguerriti scontri avvenuti in seno alle filosofie positiviste e post-positiviste della scienza. Tanto l’originale neo-kantismo di Cassirer, quanto la fenomenologia husserliana – pur nelle loro insuperabili differenze – trovano un loro punto di incontro e intersezione proprio nell’importanza delle idealizzazioni, da entrambi considerate alla base del processo di formazione dei concetti (Begriffsbildung). 

 

 

 

 

 

 

Eroi ed eroismi tra filosofia e letteratura

in età antica, moderna e contemporanea

 

 

   

 

a cura di Fabrizio Lomonaco e Pasquale Sabbatino

 

 

 

    

 

Acquista il libro: € 20,00

 

 

 ISBN: 978-88-6647-224-7  (ebook)

 ISBN978-88-6647-225-4  

  

 

 

Il volume presenta gli Atti di una ricerca finanziata nel 2017 dal Dipartimento di Studi umanistici dell’Università degli studi di Napoli “Federico II” con l’obiettivo di rinsaldare i legami scientifici e accademici tra le sezioni di filosofia e letteratura interne al suddetto Dipartimento. In ambito storico-filosofico la ricerca ha dedicato particolare attenzione allo studio di Platone e della tradizione platonica, di Marsilio Ficino, Pietro Pomponazzi e Campanella, alle teorie di Bruno, Gentili e Vico fino ai modelli contemporanei del populismo. Dal punto di vista della cultura letteraria italiana la ricerca propone una riflessione su autori e testi che vanno dalla pittura di Tiziano alla Mandragola machiavelliana fino al pieno Novecento con Celati e con i supereroi Batman e Spider-Man. Una specifica attenzione è riservata agli autori teatrali, come Goffredo Cognetti, Luigi Pirandello, Ugo Ojetti e Renato Simoni.

 

 

 

 

 

Emilio Sergio

 

Vico e Hobbes

 

 

 

   

 presentazione di Fabrizio Lomonaco

 

 

 

    

 

Acquista il libro: € 20,00

 

 

 ISBN: 978-88-6647-218-7  (ebook)

 ISBN978-88-6647-219-3  

  

 

 

Come l’autore avverte nell’incipit del testo, il volume è l’esito di un percorso di ricerca di lunga durata, inaugurato in occasione del primo incontro anglo-italiano tenutosi a York nel 2006 per le cure della Società Italiana di Studi sul Secolo XVIII e della British Society for the Eighteenth-Century Studies. Gli studi sull’affaire Hobbes-Vico qui raccolti si sono arricchiti nel corso del tempo di nuovi spunti di ricerca legati al pensiero politico, all’antropologia e alla filosofia linguistica dei due pensatori. L’arma segreta del libro consiste nella sua unicità. L’autore non ha perso occasione di inserire «cose nuove e sconosciute» legate – da una parte – al problema della ricezione del pensiero di Hobbes nella Napoli secentesca e in quella del primo Settecento e – dall’altra – all’esegesi del pensiero politico e antropologico del filosofo di Malmesbury e dell’autore delle Scienze nuove. Liberando l’affaire Hobbes-Vico da «ogni comparazione estrinseca o di maniera» che possa cadere nell’errore di trasformare Hobbes in una sorta di “precursore” del filosofo napoletano, la monografia «concentra soprattutto l’attenzione del lettore sugli aspetti cruciali dell’antropologia dei due pensatori nella loro autonoma e individuale configurazione» – scelta interpretativa strategica, «nel segno di un interesse teorico e storiografico aggiornato sul “nuovo corso” degli studi. In proposito […] Sergio non rinuncia alla tipologia dell’analisi del “Vico e…”, assai frequentata negli anni del maturo Novecento […], ma la trasforma a suo modo, avvicinando Hobbes a Vico più che Vico a Hobbes. E lo fa intervenendo su motivi specifici e molto circostanziati»  

 

 

De nostri temporis studiorum ratione

 

Giambattista Vico

 

  

a cura e con introduzione di Fabrizio Lomonaco

 

  

 

 

Acquista il libro: € 20,00 

 

 

 ISBN: 9788866471004 (ebook)

 ISBN: 9788866471011

 

  

Al tempo della caduta del dominio spagnolo e dell’ascesa del governo austriaco, la ridefinizione della ratio studiorum in Vico si sintonizza sui contemporanei la ridefinizione della ratio studiorum in Vico si sintonizza sui contemporanei orientamenti culturali e politici antidogmatici, fautori della libertas philosophandi nell’esame della tradizione e di un ideale sincretistico di motivi platonici e neoplatonici, aristotelici e ciceroniani, atomistici ed epicurei, assai diffusi nell’Europa di Bacone e Descartes. Dinanzi all’avviato processo di dissoluzione del filosofare in diversi e separati settori della conoscenza l’autore del De ratione insiste sulla necessità della formazione integrale dell’educando. E lo fa auspicando la conquista di un sapere armonico di tutte le discipline nell’Università che lasci ai margini le astrattezze del cartesianesimo logico e metafisico alla luce delle nuove relazioni tra eloquenza e humanitas, fondate sulla riconosciuta utilità sociale e politica della scienza nel mondo umano.

Il testo a stampa del 1709 è qui riprodotto in edizione anastatica e nella traduzione italiana a fronte, per contribuire ai lavori preparatori dell’edizione critica dell’opera, nonché alle iniziative scientifiche della Fondazione “P. Piovani per gli studi vichiani” di Napoli e del Consorzio Interuniversitario “Civiltà del Mediterraneo” (Premio “G. Vico”) d’intesa con i comuni di Bacoli e di Napoli. L’esemplare (legatura coeva in pergamena) si segnala, rispetto alla precedente edizione (Napoli, 2010), per la presenza nella parte marginale di estese postille non autografe.

 

Principi di una Scienza Nuova (1725)

 

Giambattista Vico

 

  

a cura e con introduzione di Fabrizio Lomonaco

 

 

 

 

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 ISBN: 9788866470847 (ebook)

 ISBN: 9788866470854

 

 

Il volume ripropone, con poche varianti, la trascrizione della Scienza Nuova del 1725, pubblicata da A. Battistini nelle Opere (Milano, 1990). È stata aggiunta l’epistola dedicatoria dell’8 maggio 1725 al cardinale Corsini, preceduta da un’Introduzione del curatore che richiama l’attenzione del lettore su due complesse, intersecantisi questioni (Provvidenza e linguaggio) e in grado di declinare i contenuti fondamentali della svolta teorica promossa da Vico nel 1725, trattando del divino e del logos in una prospettiva non più naturalistica né cosmologica né creazionistica ma antropologica, funzionale, cioè, ad un nuovo ideale di conoscenza e di azione. L’esigenza nuova è di meditare sui principi di una scienza nuova dei saperi tradizionali (filologici e filosofici) che intenda ricostruire le esperienze dell’umano nelle sue origini e possibili evoluzioni, apparse slegate e prive di sistematicità; prima di tutte le attitudini alla vita della e nella parola che alle origini è gesto, monosillabo in sintonia con una logica che, prima di diventare razionale, è poetica. Qui siamo all’altezza di una delle grandi novità teoriche dell’opera: la ricerca di un “sistema” di filosofia platonica e religione cristiana che riceva «necessità di scienza» dal certo della filologia e si definisca nelle articolazioni storiche della vita delle cose e delle lingue dalle cose, «onde si formino con un getto stesso la filosofia dell’umanità e la storia universale delle nazioni» in una corrispondenza non del tutto risolta in unità dinamica.

 

De Antiquissima Italorum Sapientia

 

Giambattista Vico 

 

a cura e con introduzione di Fabrizio Lomonaco

postfazione di Claudia Megale

 

 

 

 

Acquista il libro: € 20,00 

 

 

 ISBN: 9788866470748 (ebook)

 ISBN: 9788866470755

 

  

Il testo a stampa del De Antiquissima (1710) è qui riproposto in edizione anastatica e nella traduzione italiana a fronte, per contribuire ai lavori preparatori dell’edizione critica dell’opera, nonché alle iniziative scientifiche della Fondazione “Pietro Piovani per gli studi vichiani” di Napoli e del Consorzio interuniversitario “Civiltà del Mediterraneo” (Premio “G. Vico”). L’esemplare originale in legatura coeva (pergamena) ed è prezioso per le significative correzioni autografe (a penna) segnalate dal curatore in Appendice alla sua Introduzione. Rispetto alla precedente edizione (Napoli, 2011) questa si segnala per la trascrizione di un corpus di testi che comprendono gli articoli-recensioni del «Giornale de’ Letterati d’Italia» e le due Risposte del Vico che ebbero pubblicazione autonoma nel 1711 e nel 1712

Vita scritta da se medesimo

 

Giambattista Vico 

 

introduzione e cura di Fabrizio Lomonaco

postfazione di Rosario Diana

contributo bibliografico di Salvatore Principe

 

 

 

Acquista il libro: € 20,00

 


 ISBN: 9788866470304 (ebook)

 ISBN: 9788866470311

 

 

 

Tra gli otto letterati napoletani invitati Vico fu l’unico ad aderire al Progetto ai letterati d’Italia per scrivere le loro Vite, del signor Co. Giovannartico di Porcìa. Quando, intorno al 1723, inviava il manoscritto dell’Autobiografia (per noi perduto), il filosofo napoletano era già noto ai letterati italiani e citato in un interessante carteggio del Porcìa con Ludovico Antonio Muratori e Antonio Vallisnieri. Ad essere coinvolto fu anche l’abate Antonio Conti che manifestò grande interesse per la ristampa veneziana della Scienza nuova, così suscitando l’attenzione di Vico che in lui vide uno studioso di fama europea in grado di diffondere l’opera fuori dei confini nazionali. La proposta di scrivere un’autobiografia giungeva propizia, perché, negli anni della stesura della Scienza nuova prima, alla sua consacrazione intellettuale giovava il poter ripercorrere le tappe della formazione filosofica. Il taglio del racconto autobiografico è storico-filosofico, aggettivi che Vico utilizza come sostantivi in contesti distinti ma in una coerente dimensione di confronto e di polemica con Cartesio e il cartesianesimo meridionale del suo tempo.