Giambattista Vico
a cura e con introduzione di Fabrizio Lomonaco
ISBN: 9788866471011
Al tempo della caduta del dominio spagnolo e dell’ascesa del governo austriaco, la ridefinizione della ratio studiorum in Vico si sintonizza sui contemporanei la ridefinizione della ratio studiorum in Vico si sintonizza sui contemporanei orientamenti culturali e politici antidogmatici, fautori della libertas philosophandi nell’esame della tradizione e di un ideale sincretistico di motivi platonici e neoplatonici, aristotelici e ciceroniani, atomistici ed epicurei, assai diffusi nell’Europa di Bacone e Descartes. Dinanzi all’avviato processo di dissoluzione del filosofare in diversi e separati settori della conoscenza l’autore del De ratione insiste sulla necessità della formazione integrale dell’educando. E lo fa auspicando la conquista di un sapere armonico di tutte le discipline nell’Università che lasci ai margini le astrattezze del cartesianesimo logico e metafisico alla luce delle nuove relazioni tra eloquenza e humanitas, fondate sulla riconosciuta utilità sociale e politica della scienza nel mondo umano.
Il testo a stampa del 1709 è qui riprodotto in edizione anastatica e nella traduzione italiana a fronte, per contribuire ai lavori preparatori dell’edizione critica dell’opera, nonché alle iniziative scientifiche della Fondazione “P. Piovani per gli studi vichiani” di Napoli e del Consorzio Interuniversitario “Civiltà del Mediterraneo” (Premio “G. Vico”) d’intesa con i comuni di Bacoli e di Napoli. L’esemplare (legatura coeva in pergamena) si segnala, rispetto alla precedente edizione (Napoli, 2010), per la presenza nella parte marginale di estese postille non autografe.
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