Tempo e rappresentazione in Kant

 

Giuseppe Giannetto

 

  

 

 

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 ISBN: 9788866470809 (ebook)

 ISBN: 9788866470816

 

 

 

L’Autore in questa monografia, esaminando la seconda analogia dell’esperienza della Critica della ragion pura, ha indagato tema del tempo in Kant che appare sia come successione oggettiva non reversibile delle rappresentazioni,sia come successione non oggettiva in rapporto alla situazione e alla posizione del soggetto che può mutare il movimento progressivo delle rappresentazioni, dal presente al futuro, in un processo reversibile, non ordinato dalla categoria di causa ed effetto. Nell’ambito di questa prospettiva teoretica, vengono posti in rilievo la presenza e il significato delle categorie di relazione e delle categorie di modalità, la distinzione tra sintesi intellettuale e sintesi figurata, il concetto di numero, la differenza tra pensare e conoscere, con il correlativo emergere delle categorie non temporalizzate e delle categorie temporalizzate. Queste richiedono non solo l’agire dell’intelletto discorsivo e dell’Appercezione trascendentale, ma anche della memoria e dell’immaginazione produttiva che, nella veste di sintesi dell’apprensione, contribuisce in modo rilevante, come opportunamente dimostra l’Autore, alla costruzione kantiana dell’esperienza. Oltre ai temi indicati, viene anche interpretata la figura di Sisifo, già presente nella Dissertazione kantiana del ’70, che rappresenta la situazione dell’uomo che sta fra l’esigenza dell’incondizionato, propria della ragione, e l’inevitabile legame con il tempo e con il condizionato cui il soggetto finisce sempre, nonostante l’illusione trascendentale, col tornare. La monografia termina con un interessante studio sul tempo in Leibniz che viene inteso non come relazione ideale posta dall’intelletto umano, ma come struttura ontologica dei mondi possibili presenti nell’intelletto divino.

 

Operazioni della mente e serie nelle 

Regulae ad directionem ingenii di Cartesio

 

Giuseppe Giannetto

 

  

 

 

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 ISBN: 9788866470946 (ebook)

 ISBN: 9788866470953

 

 

 

In questo studio l’Autore, continuando le sue indagini sulla filosofia cartesiana, ha preso in esame il concetto di serie, presente nelle Regole per la guida dell’intelligenza, che, inteso come insieme di rappresentazioni fra loro collegate e ordinate da una relazione fondante o da una regola, svolge un ruolo rilevante nel pensiero del filosofo francese. Questo studio, mosso da un interesse teoretico, considerando le operazioni fondamentali della mente, teorizzate da Cartesio nelle Regole, cioè l’intuizione, la deduzione e l’enumerazione è riuscito a dare un’interessante interpretazione riguardante la serie che assume due significati diversi, ma ad un tempo in rapporto. Infatti, questa, per un verso, è costruita nel tempo mediante le operazioni indicate compiute dal soggetto, per un altro, è colta, dopo l’intuizione e la deduzione, concepita come intuizione prolungata, per il tramite dell’enumerazione che ristabilisce l’immediatezza dell’intuizione. L’Autore infine, facendo anche agire le due versioni del Discorso sul metodo, in francese e in latino, in relazione alle Regole, approfondendo il concetto di costruzione, propone un’interpretazione che è in grado di porre in stretta connessione e di superare l’apparente opposizione, propria della serie, tra immediatezza e mediazione, tra istantaneità e successione temporale.

  

 

Cartesio

e il fondamento empirico della conoscenza 

 

 Salvatore Principe 

 

 

   

 

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 ISBN: 978-88-6647-168-4  (ebook)

 ISBN978-88-6647-169-1  

  

 

È certamente innegabile nel pensiero di Cartesio un certo atteggiamento innatista cui nel tempo si opporranno tipi diversi di anti innatismo, ma questa distinzione se da un lato rimarca in modo più profondo la presunta opposizione, dall’altro pone in essere probabil-mente la vera natura della presunta opposizione evidenziando come nulla comporti un primato della ratio piuttosto che dell’empiria. In effetti quando si classifica Cartesio come il “padre del razionalismo”, quasi sempre accade di porlo alla testa di una ben assortita ma geograficamente e temporalmente sparpagliata congerie di menti illustri, opponendolo quasi in blocco alla classificazione che gli si vorrebbe opposta dell’empirismo, ed in special modo dell’empirismo inglese. Queste pagine tentano di mostrare la presenza di un fondamento empirico della conoscenza che costituirebbe il momento primario della conoscenza per Cartesio. Mediante un'analisi dei testi cartesiani ed alla luce delle suggestioni che gli provennero dal mondo tardomedievale e dalla scienza a lui contemporanea l'autore rivaluta le tracce di sperimentalismo e l'attenzione fisiologista e anatomista del pensiero cartesiano.