Pensare l'architettura

Sapere filosofico e fare architettonico

 

Rocco Pititto 

 

 

 

ISBN978-88-6647-175-2  

  

 

Filosofia e architettura costituiscono un unico sapere in funzione del benessere dell’uomo. Parlare, pensare, fare, avere delle emozioni sono dimensioni dell’esistenza umana. La filosofia ha bisogno dell’architettura, ma anche questa ha bisogno della filosofia. La costruzione di un ambiente per l’uomo, se è opera dell’architetto, lo è soltanto perché dietro ogni artefatto c’è un’idea che trova la sua forma e la sua realizzazione in un progetto. Il fare architettonico si lega al sapere filosofico, quasi ad affermare che nella figura dell’architetto conviva anche quella del filosofo. La filosofia dà all’architettura il fondamento che si costituisce come regola e misura di un’attività tesa a costruire un mondo più umano. Dentro questo quadro sono qui riproposti dei percorsi narrativi che vedono l’uomo in relazione con alcuni degli artefatti dell’architettura. Sono artefatti che hanno una incidenza nella vita degli individui, perché è in essi che gli uomini vivono e sperimentano la loro condizione umana, il loro patire e il loro sperare. La casa come la dimora più originaria dell’essere dell’uomo a difesa della sua sopravvivenza, lo “spazio sacro” con la riscoperta del divino nell’uomo nell’epoca del disincanto, la città degli uomini con le sue narrazioni e le sue utopie mancate, la biblioteca con la richiesta di una maggiore cultura nel tempo nella crisi della contemporaneità sono alcuni di questi artefatti, più rappresentativi rispetto ad altri, oggetto di racconto. Sono artefatti che disegnano il perimetro entro cui l’essere dell’uomo fa esperienza di sé con i problemi e le difficoltà dell’esistenza, ma anche con le sue aspettative, i suoi desideri e i suoi sogni. 

 

 

 

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