Sullo Scetticismo

 

Giuseppe Rensi

 

Sullo Scetticismo

 

 

   

 

a cura e con introduzione di Andrea Bocchetti

 

 

 

 ISBN978-88-6647-321-3  

  

 

 

«Lo scetticismo non si è mai sognato di negare la verità dei fatti; ma solo sempre ha negato che essi siano ragione e perciò deducibili (nei loro elementi essenziali) dalla ragione pura; ciò che esso ha solo sempre negato è la razionalità e il razionalismo. Si può dire che esso neghi la verità, solo se si intende la parola verità in senso razionalistico, nel senso cioè di spiegabilità o deducibilità mediante la ragione, razionale; se essa si indende, secondo la definizione vichiana, come «mentis cum ordine rerum conformatio». Solo posta la distinzione vichiana tra la verità così intesa, e la certezza, la quale semplicemente “nititur auctoritate nostra sensuum” (De uno universi Juris etc. Proloq.), non esiste per lo scetticismo verità, ma esiste però allora certezza, e soltanto certezza. Se, invece, come abitualmente, la verità si identifica alla certezza, allora anche per lo scetticismo vi è verità: la verità delle cose sperimentalmente constatabili, dei fenomeni, dei fatti. Esso nega unicamente che questi siano deducibili dalla ragione, che siano ragione, che abbiano una spiegazione essenziale e razionale, che abbiano una ragione; che la ragione possa, nei loro elementi permanenti, ricavarli da sé, il che, in ultima analisi, equivale a dire che essa li genera».

 

 

 

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